La psicoterapia è una relazione di aiuto che risponde alle richieste di un percorso individuale, di coppia o anche familiare e di gruppo. Solitamente la richiesta è dettata da un momento di crisi, confusione, ansia e disorientamento, in merito alle più ampie problematiche della vita e del ciclo  personale e relazionale. Lo psicoterapeuta è la figura professionale preposta ad accogliere con competenza, congruenza personale, accettazione incondizionata ed empatia il cliente. Questo si tramuta in presa in carico di tutte le componenti emotive presenti, senza giudizio o interpretazioni. Lo spazio psicoterapico è il luogo nel quale la persona può esprimere liberamente sé stessa sapendo di essere accompagnata nella ricerca dei suoi significati profondi e accettata anche nelle emozioni percepite come inadeguate e d indesiderabili. Lo scopo ultimo della psicoterapia è quello di fornire al cliente gli strumenti per muoversi autonomamente nella sua vita interiore prima ancora che esterna, e proseguire il suo processo di cambiamento anche fuori dallo studio dello psicoterapeuta. Altra funzione cui assolve lo psicoterapeuta è la consulenza psicologica, con cui si intende una risoluzione in tempi brevi di una difficoltà espressa dal cliente ma limitata nel tempo. In questo caso si può trattare di un'indicazione su quale intervento, in base alle esigenze espresse, possa essere più adeguato alla risoluzione del problema o ancora, una risposta professionale ad un dubbio relativo al “cosa fare” in merito ad una non ben specifica richiesta di aiuto.

I motivi che portano una famiglia e una coppia a separarsi possono essere tanti: la nascita e la crescita di un figlio, la comunicazione che si interrompe, la competizione e il successo lavorativo, le fragilità, la qualità del legame, la dipendenza emotiva fino all’incapacità o impossibilità di soddisfare i propri bisogni. 
Al di là delle diverse scintille che possono condurre a tale scelta, si tratta comunque di un’evento molto doloroso e faticoso, come se fosse un lutto vero e proprio. E’ il sistema coniugale e familiare che entra in crisi, separando un modo di essere da un altro modo di essere. Separarsi non sempre corrisponde ad una guerra psicologica e giudiziaria, è possibile trovare un sano compromesso all’insegna della prevenzione dei minori e degli adulti coinvolti, proteggendo e tutelando in ogni modo le relazioni, non solo tra genitori e figli ma anche tra ex coniugi.   Il metodo di analisi e l’Approccio scientifico scelto dall’Associazione per occuparsi della famiglia è interdisciplinare e globale, con il coinvolgimento e la collaborazione di più figure professionali.         
La metodologia intrapresa da ogni professionista dell’Associazione prevede la stretta collaborazione tra psicologi ed avvocati con l’obiettivo di migliorare la qualità della separazione, fornendo l’opportunità di un incontro autentico e non di conflitto. Le persone non vengono giudicate ed etichettate, ma è possibile condividere le emozioni e i bisogni di ognuno, affrontando e dando significato alla sofferenza della separazione.

Il counselling è una “relazione d’aiuto” che mira a facilitare il cliente nell’uso delle sue risorse personali, affinché questi possa trovare la soluzione per un problema che crea disagio esistenziale. Inoltre è un tipo di intervento che aiuta a migliorare complessivamente la qualità della sua vita. Il counselling, al contrario della psicoterapia, richiede un numero di incontri limitato, si concentra esclusivamente sul problema portato dal cliente, aiutando il soggetto ad esplorarlo, riconoscerlo e comprenderlo meglio, così da saper utilizzare ed ottimizzare le proprie risorse personali. In questa maniera si impara a gestire le varie situazioni in modo efficace e a raggiungere benessere e migliorare la qualità della vita.

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I gruppi d’incontro, di matrice Rogersiana, rappresentano importanti spazi di scambio e condivisione. Tendono ad esaltare la crescita della persona, ad aumentare la consapevolezza personale, lo sviluppo e il miglioramento della comunicazione e dei rapporti interpersonali, attraverso un processo di esperienza diretta. L’espressione dei propri sentimenti, dei propri vissuti, è possibile grazie alla sperimentazione di un clima facilitante e  non giudicante; infatti il ruolo dello psicologo è quello del facilitatore, che agevola la comunicazione e il dialogo tra i componenti del gruppo in modo empatico e trasparente, garantendo così supporto e attenzione ai vari membri del gruppo.



“Credo fermamente che il gruppo , dato un clima di ragionevole agevolazione, possa sviluppare il proprio potenziale e quello dei suoi membri, e questa sua capacità mi ha sempre tremendamente impressionato”. Carl Rogers

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I corsi Gordon sono basati sul modello formativo ideato da Thomas Gordon, allievo di Carl Rogers, e sviluppato e diffuso in tutto il mondo dalla Gordon Training International.
I corsi Gordon svolti in Italia sono: Insegnanti Efficaci, Genitori Efficaci, Persone Efficaci.
Al di la del corso che si decide di frequentare, ogni iscritto sarà coinvolto attivamente in esercitazioni pratiche ed  avrà così modo di acquisire non soltanto nozioni teoriche ma anche competenze sulle modalità più efficaci di comunicare e di risolvere i molteplici conflitti e problemi che insorgono quotidianamente in numerosi contesti: la famiglia, la scuola, il lavoro.

“Ho scoperto che, se desidero veramente migliorare la mia vita, se voglio sinceramente essere più sano e più felice, devo migliorare la qualità delle mie relazioni..e ciò dipende da me. Sono l’unico che può farlo".  Thomas Gordon
 

Lo sportello d’ascolto è un servizio rivolto alle scuole dell’infanzia, primarie e secondarie.
Il servizio offre uno spazio all’interno della scuola di accoglienza e ascolto delle problematiche degli studenti, sia individuali che di gruppo-classe, per favorire al massimo l'apprendimento e l’equilibrio della persona, vista nella sua interezza e non solo come studente.
Essere presenti nelle scuole consente di arrivare indistintamente a tutti coloro che hanno bisogno di aiuto e permette di creare spazi fisici e mentali che rappresentano luoghi di crescita e di integrazione, consolidando il lavoro di rete del territorio e semmai attivarne le collaborazioni (Servizi Sociali, ASL, etc.).
Anche per i genitori e gli insegnati lo sportello di ascolto può rivelarsi un importante spazio di riflessione e approfondimento rispetto alla relazione con i propri figli e i propri alunni.

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La Play Therapy è un tipo di intervento terapeutico ed educativo che si fonda sul gioco come mezzo per aiutare i piccoli  clienti a raggiungere i propri obiettivi. E usata per bambini fino a circa 11 anni.

 

Il disturbo specifico di apprendimento (DSA) è una difficoltà di natura neurobiologica, ossia una compromissione a carico di una o più abilità scolastiche. I diversi disturbi: dislessia, disgrafia, discalculia e disortografia, possono presentarsi in compresenza tra loro o in modo isolato.
L’Associazione lavora in equipe con diverse figure professionali con l’intento di seguire i bambini, gli adolescenti e le loro famiglie sin dalle prime fasi di questo cammino troppo spesso tortuoso e faticoso. Si tratta di figure come: lo psicologo, lo psicoterapeuta, il logopedista e il neuropsicologo dell’età evolutiva.   Il progetto condiviso insieme riguarda sia la prevenzione che il trattamento psicologico – didattico specifico su misura per ogni bambino e per il contesto in cui vive, con l’obiettivo di rendere lo studente autonomo nel suo cammino futuro.
Il trattamento dei DSA non è un “dopo scuola” o una “ripetizione”, ma un percorso parallelo, un sostegno mirato al superamento delle difficoltà scolastiche, un lavoro di rielaborazione di attività pensate per il soggetto e per i suoi bisogni.

Il Disturbo da Deficit di Attenzione / Iperattività, o ADHD, è un disturbo evolutivo dell’autocontrollo. Esso include difficoltà di attenzione e concentrazione, di controllo degli impulsi e del livello di attività. Questi problemi derivano sostanzialmente dall’incapacità del bambino di regolare il proprio comportamento in funzione del trascorrere del tempo, degli obiettivi da raggiungere e delle richieste dell’ambiente.       
I sintomi principali del disturbo sono 3:
         1. Inattenzione: si manifesta con scarsa cura per i dettagli ed incapacità a portare a termine le attività intraprese. I bambini sono costantemente distratti. 
2. Iperattività: Eccessivo livello di attività motoria o vocale
 3. Impulsività: difficoltà di controllo comportamentale, scarsa capacità di riflessione e difficoltà ad aspettare il proprio turno, incapacità di prevedere e di conseguenza evitare le situazioni pericolose. Risulta fondamentale una corretta diagnosi e valutazione del bambino. Il trattamento di maggior efficacia è quello multimodale, vale a dire un trattamento che implica il coinvolgimento dello psicologo, della famiglia e della scuola con interventi educativi personalizzati.

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La psicologia giuridica è quel ramo della psicologia che si affianca all'area giuridica, sia civile che penale. In questa dimensione le aree di intervento possono essere le più varie: separazioni non consensuali, affidamento e revisione delle modalità di affidamento dei minori, adozioni, valutazioni della capacità di intendere e volere, valutazione del danno esistenziale, valutazione del minore nei reati. Lo psicologo in questo ambito ha due funzioni, in una è nominato dal Giudice in qualità di ausiliario del Giudice stesso. Il secondo ruolo, ed è il servizio offerto dall'Associazione, è quello di consulente tecnico di parte. Il consulente tecnico lavora in stretta collaborazione con l'avvocato seguendo il cliente in ogni fase del percorso giuridico. Il professionista valuta il cliente cercando di supportare le motivazioni dello stesso. Gli strumenti usati sono il colloquio anamnestico di raccolta dei dati e i colloqui conoscitivi in merito alla storia giuridica e in parte personale del cliente; se necessario ricorre alla valutazione psicodiagnostica. La nostra Associazione offre servizi integrati al fine di sostenere il cliente al meglio in ogni fase del percorso giuridico senza alcun pregiudizio.

La psicosomatica è una branca della psicologia medica volta ad aver cura della connessione tra disturbi somatici, non riconducibili a cause organiche, e fattori psicologici.
Evidenze scientifiche confermano ormai da decenni il ruolo di particolari comportamenti, atteggiamenti, modalità di gestire la propria vita quotidiana nello sviluppo di disturbi quali, per citarne solo alcuni, quelli gastrici, dermatologici, cardiovascolari cronici …
Il servizio messo a disposizione ha come obiettivo quello di individuare, attraverso uno o due colloqui, comportamenti e atteggiamenti della persona che ostacolano il ben-essere psicofisico, rafforzando e cronicizzando disturbi somatici vissuti come “fuori controllo” e sconnessi dalla propria mente e dalle proprie emozioni.
Intervenire su questo aspetto significa non rendere la persona vittima del proprio malessere, bensì attiva e protagonista di cambiamento e guarigione.

Lo psicologo dello sport può essere chiamato in causa:
• Dall’allenatore di un Club o di una squadra
• Dallo staff dirigenziale
• Da un singolo atleta o dai genitori di un atleta minorenne
• Dalle scuole
Le motivazioni più frequenti per cui è richiesta la presenza dello psicologo sono relative alla non troppo felice posizione in classifica, a difficoltà di attenzione e concentrazione, a rilevanti e controproducenti sintomi riconducibili ad ansia e stress, a problemi di relazione con l’allenatore, alla vigilia di un importante avvenimento sportivo.
Il lavoro di preparazione mentale viene svolto attraverso un intervento di Mental Training, ossia un efficace insieme di strategie che intende aiutare gli atleti ad acquisire ed a mettere in pratica le abilità psico-fisiologiche utili al miglioramento delle prestazioni in allenamento e in gara.
Nello specifico vengono apprese diverse abilità:
* rilassamento (training autogeno)
* abilità di prefiggersi delle mete
* gestione dell’energia psico-fisica
* abilità attentive e concentrazione
* gestione delle situazioni ansiose e stressanti
* riabilitazione dall’infortunio e dalle sostanze dopanti

La psicodiagnosi è un momento di valutazione del disagio psichico attraverso diversi strumenti come test scientifici e colloquio anamnestico. Lo psicologo grazie a tali incontri è in grado di stilare un’ipotesi diagnostica tempestiva che permetterà la scelta successiva del tipo di intervento più idoneo. L’Associazione si occupa di psicodiagnosi su adulti, adolescenti e bambini.
 La psicodiagnosi può riguardare i casi di perizie psico-giuridiche, disagio psicologico e relazionale, affido, abusi, valutazione della capacità di intendere e volere, valutazione del danno dei postumi d’infortunio-incidente, mobbing, burn-out, maltrattamenti e stalking, adozioni.